Terremoto in Emilia 2012

Stavo attraversando di rientro l’Emilia Romagna sulla mia Ducati, quando mi sono imbattuto in un paesaggio catastrofico. Erano passati appena tre giorni dal violento terremoto che aveva sconvolto la regione, e le ferite erano ancora ben evidenti. Case crollate, macerie ovunque,  Gente ovunque intente nel liberare le macerie che opprimevano strade ed abitazioni.

Davanti il mio obiettivo autorità e cittadini erano disponibili, mi aprivano le porte, le transenne per avvicinarmi e raccontare al meglio quello che era successo.

L’aria era satura di polvere e di tensione. Incontrai volontari che lavoravano senza sosta per portare aiuto, vigili del fuoco che segnalavano gli edifici non più sicuri. Gli sguardi dei residenti erano esausti e carichi di rabbia e disperazione, ma ho visto anche una straordinaria forza d’animo e voglia di ricominciare.

Quella sosta, si è trasformata in un’esperienza che mi ha segnato profondamente.

(Le immagini sono state realizzate a pellicola)